Perché, alla fine, leggere e scrivere sono un vero, sottile, puro piacere e anche per La Filosofa, nonostante il caldo, le vacanze e il meritato riposo rimanere a lungo lontano da questo mondo, è difficile!
Il Libro del Destino-Il Principe delle Nebbie
Autore: Elisa Rosso
Casa Editrice: Piemme-Freeway
I rimanenti membri della Compagnia delle cinque Razze Libere si trovano ad Idahla, la città degli Elfi, ed Eynis ha appena scoperto la sua vera origine, ma ancora nella sua storia vi sono buchi da colmare e la ragazza è decisa a scoprire ogni cosa; così, quando le appare un uomo che le dice di seguire il fiume Arrenandreion verso Est, Eynis decide di partire con Jadifh, nella speranza che lo sconosciuto la voglia aiutare, ed animata da una speranza…
Il mezzo amorphos, però, sembra inquieto e preoccupato all’idea di stare con Eynis, come se temesse di farle del male, poiché qualcosa nel suo corpo si sta risvegliando, e potrebbe portarlo a distruggere ogni cosa.
Intanto Bedwyr sta subendo un mutamento: è diventato sempre più arrogante e presuntuoso, arrivando a compiere un atto sconsiderato ai danni di Eynis, e sembra sempre più convinto che la Compagnia lo stia ingannando, e desideroso di aiutare Pseudos, passando dalla parte del Male, e durante il viaggio della Compagnia scoprirà qualcosa che lo demoralizzerà, rendendolo vulnerabile alle lusinghe del re.
L’ignaro Rooth, nel frattempo, sta cercando disperatamente di portare in salvo i suoi compaesani, che sembrano poco disposti a collaborare, e alcuni parlano addirittura di rimanere nel villaggio per difenderlo.
Il ragazzo dovrà utilizzare tutte le argomentazioni possibili per convincerli ad andarsene, e la presenza di Evàndros, l’enorme drago che l’ha accompagnato, non sembra aiutare molto a scuotere l’animo della popolazione.
Il seguito dell’“Erede di Ahina Sohul” è, come il primo, un fantasy perfetto per i lettori alle prime armi, caratterizzato da una trama semplice da seguire e molto classica. Invece per quelli più esperti, forse è meglio puntare su altri autori…
Ciononostante, è un bel libro, forse un po’ classico, ma che si legge volentieri.
Di una giovane autrice italiana. Notevole.