Ho aperto la homepage de La Stampa, quotidiano nazionale moderato ed equidistante e, piuttosto visibile, ho trovato la… notizia tratta da “Chi” (l’ho sentita nominare questa rivista, ma non l’ho mai letta perché la mia parrucchiera ne compra un’altra di cui al momento mi sfugge il nome):
E’ di nuovo amore fra Magnini e Pellegrini
Punto 1: perché La Stampa fa la marchetta a “Chi”?
Punto 2: perché un quotidiano si interessa di gossip?
Punto 3: Perché degli atleti finiscono nel gossip?
Punto 4: Chi è Magnini, chi è Pellegrini?
Punto 5: chissenefrega nel modo più assoluto e definitivo di che cosa fanno, dicono, pensano questi due che mi hanno sfrantecato i cabbasisi con le loro acrobazie sentimentali piuttosto che con le bracciate in piscina (ah, già sarebbero atleti della nazionale di nuoto…), più attenti a essere belli che bravi, più interessati a blaterare con i giornalisti che a vincere qualcosa. CHISSENEFREGA.
Ma a chi diavolo interessano, a chi? A “Chi”.
Quando ci sarà meno caldo elaborerò il mio pensiero integralista su che cosa intenderei io per quotidiano…
A parte il chissenefrega, che ci sta tuttto. Ma ho notato che il sito de La Stampa spesso utilizza dei pop-up pubblicitari in modo aggressivo, quasi non si riesce a leggere la notizia. Peccato… le basi per essere una grande testata giornalistica ci sarebbero davvero.
Sì, i pop-up sono molto aggressivi e molto fastidiosi, non solo su La Stampa. Pubblicità invadenti e notizie-non-notizie: fatto questo slalom, si leggono le notizie!
Capisco le esigenze legate a dover riempire di contenuti un giornale, e di doverlo fare tutti i giorni, ma ci sono centinaia di notizie più interessanti e di livello giornalistico più consono a La Stampa che non l’amoreggiare ricorsivo-pubblicitario di due atleti: purtroppo vedo la stessa cosa anche sul Corriere, esasperata poi dalle edizioni on-line. Meglio il giornalismo anglosassone, almeno su quello la distinzione tra quotidiano “serio” e quello da “tette in terza pagina” è più marcata e codificata ….
Evidentemente tutti questi titoli che a me paiono inutili vengono letti, le gallerie fotografiche di donne semi-nude delle quali io ignoro nome e professione vengono guardate, perché altrimenti non ci sarebbe il ritorno a infarcire un quotidiano di “belinate” (scusa il genovesismo). Questo è il pensiero che mi rode maggiormente. Il Corriere online è anche peggio!
Online, leggo il Guardian e devo dire che sì, è meglio sia dal punto di vista della qualità delle notizie che della pubblicità.
Ma anche il giornalismo italiano si meriterebbe di essere un po’ più serio, in tanti sensi.
Ma quanto ti do ragione!!! Ma sarà mica che pubblicano queste cose perchè è quello che interessa alla maggior parte della gente? La cosa mi spaventa tanto….per assurdo la stampa (intesa in senso generale) contribuisce alla nostra ignoranza…..e la storia ci insegna a cosa porta l’ignoranza di un popolo….
Tenere la gente occupata in leggerezza non è una strategia nuova… Purtroppo. Ed è una strategia che dà i suoi frutti in tempi relativamente brevi. E se la associ allo sfascio della scuola e ad altre amenità quali la legge elettorale attuale ecc., ecc. ottieni un bel risultato!
P.S. Sono stata interrotta! Grazie per essere qui!