Un altro “oggetto” irrinunciabile, per me, è un prodotto antico che ho scoperto grazie a mio figlio.
Ancora bebé, Il Cantastorie ebbe un episodio di dermatite che, pur non essendo grave, era fastidioso: la pediatra mi scrisse una ricetta lunga un chilometro che riportava saponi, creme e quant’altro, nessuno dei quali, ovviamente mutuabili.
Ligia e con la sindrome di Gertrude (carina questa, ne parlero’…) lasciai il sangue in farmacia e poi andai a piagnucolare da Fior di Loto.
Lei, semplicemente, mi disse che il rimedio migliore sarebbe stato lavare il bebé con il sapone di Marsiglia e, prima di asciugarlo, spalmare sul corpo olio di mandorle puro.
Poi aggiunse che questo binomio è comunque il kit migliore per tutti, bambini e adulti, e da allora ho abolito bagnoschiuma profumati e creme per il corpo sofisticate.
Il Cantastorie ebbe un beneficio tangibile e duraturo dall’uso di questi semplici prodotti e tutta la famiglia fu tradotta verso la genuinità di una volta, a discapito della varietà di profumi e consistenze.
Il profumo delicato del sapone di Marsiglia e la certezza che sia semplice nella sua formulazione, senza tanti additivi, mi accompagna ogni giorno tutti i giorni.
Il mio bagno risulta un po’ povero, non molto femminile, ecco, ma non importa.
A me i bagni pieni di bottiglie di plastica non sembrano né belli né femminili. Fai bene tu, ecco e noi dobbiamo solo imparare. 🙂
Grazie, sei davvero gentile! A volte le cose semplici ci sfuggono, ma sono veramente ciò di cui abbiamo necessità. A presto 🙂
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..ecco trovata l’attitudine! Potresti pubblicare la ricetta del Sapone di Marsiglia? la metterei nella pagina delle vostre attitudini! Se sei d’accordo e l’idea ti piace naturalmente….
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