Mi è indispensabile. Lo è sempre stata per me.
Quando compii 14 anni andai all’arrembaggio dei miei genitori tormentandoli con la richiesta del motorino: le mie amiche avevano il “Sì” Piaggio, di moda nel Giurassico inferiore, con la sella lunga e, possibilmente, grigio scuro.
I miei genitori avevano paura del motorino, non erano moderni, non capivano la modernità e valutavano ogni cosa con il metro del rapporto costo-beneficio: la pedagogia non era contemplata. L’opera di sfinimento, di lavorìo ai fianchi ebbe effetto, ma su di me non su di loro: mi stufai prima io di chiedere e pregare che loro di ascoltarmi.
Ottenni invece la bicicletta: una Bianchi, classica, bianca, senza cambio – data l’epoca -, con un piccolo lucchetto incorporato.
Andavo ovunque con lei e la usavo anche a sproposito, facendo tutto il repertorio di ‘zzate, incluso farmi tirare dalla mia amica in motorino: i miei genitori avevano paura del mezzo motorizzato, ma avrebbero in realtà dovuto temere l’adolescente frustrata dal non averlo.
Robustissima, non ha mai avuto alcun problema, mi ha servita degnamente per quasi trent’anni: l’ho accantonata circa quattro anni fa per passare ad una bicicletta moderna con il cambio (di diversa qualità, purtroppo) e… prontamente rubata!
In una città come la mia, media, di provincia, la bicicletta è il mezzo principe perché le dimensioni dell’abitato permettono di arrivare quasi ovunque con pedalate contenute: poter andare in centro in bicicletta senza doversi preoccupare del parcheggio è una grande libertà!
Vabbé, bisogna preoccuparsi di ritrovare la bicicletta dove la si era incatenata, ma non c’è nulla di perfetto a questo mondo!
Pigrona come sono, la mia bicicletta sta in garage ad ammuffire..
Ma non il si della piaggio che avevo anche io!
Quello lo lucido e lo tengo con cura, è un bel ricordo della mia adolescenza!
Bello il “Sì”, mai provato urrà… La mia amica Ierioggiedomani, unica mia compagna appiedata ai tempi, è riuscita a mettere le mani su un “Sì” usato qualche mese fa! Vedi a volte come le turbe adolescenziali ce le si porta appresso per tutta la vita!
Il mio SI lo tengo come una reliquia.
C’è ancora scritto sul volante con il pennarello indelebile – si legge ancora benissimo! – E. ti vuole bene. Sempre.
;-!
La bici è sacra! Da sempre pedalo e ne porto varie cicatrici a ricordo: se vivessi in un posto dove ci fosse un minimo di attenzione in più verso i ciclisti non userei più l’auto … Prossima critical mass ti voglio vedere!
Milano, si dice essere pericolosissima in bici… a Genova ci vogliono coronarie spettacolari e muscoli d’acciaio… Qui invece va benissimo, non c’è neanche bisogno di una critical mass. Anzi, con la bella stagione potrebbero essere gli automobilisti a convocare una critical mass!
Ma alla critical mass di Milano devo venirci direttamente a pedali o posso caricare la bici in auto?
Con una speciale dispensa puoi arrivare in auto fino al limited el comune … 🙂
Oggi come oggi si potrebbe vivere anche solo con una bicicletta! Né auto né motorini! 🙂
Sarebbe bello, ma dovremmo fare un discorsetto al mio Sindaco circa il concetto di pista ciclabile e il concetto di mezzi pubblici…
Ahahahah già a volte l’argomento non è incentivato…… In questo caso bisognerebbe prendere spunto dall’estero! 😉