Nel 2014 ho letto 27 libri, due al mese, grossomodo. Non è un gran risultato in valore assoluto, ma sono contenta perché è stata un’attività regolare, magari lenta, ma regolare.
Tra questi 27 libri, di seguito, indico i 10 che mi sono maggiormente piaciuti, così… nel caso in cui steste perdendo il sonno non sapendolo 😉
- Il desiderio di essere come tutti – F. Piccolo
- E poi, Paulette… – B. Constantine
- Il trentesimo anno – I. Bachmann
- La vita davanti a sé – R. Gary
- La storia dell’amore – N. Krauss
- Il tempo invecchia in fretta – A. Tabucchi
- – 10. La serie con Flavia De Luce protagonista – A. Bradley
3 donne e 4 uomini; 2 francesi, 2 italiani, 1 austriaca, 1 canadese, 1 americana; 1 serie di gialli; il tempo protagonista che attraversa tutta la classifica: avete notato? Tempo dentro e fuori, tempo soggettivo e oggettivo, tempo che corre che si ferma che ritorna. La vecchiaia e la giovinezza, che si fondono, che si cercano e si rincorrono, che hanno bisogno l’una dell’altra per darsi un senso.
Guardo indietro e vedo fili rossi che si sono rincorsi per tutto il 2014: (oggi)nientedinuovo!
Il tempo. Maledetto gioioso tiranno.
Salgo per il caffè.
Lancia la treccia, va.
Come & Play (John Lundun Exotic Remix) di Kojo Akusa Ft Lesego
Il caffè è pronto!
Splat (rumore della treccia arrivata a terra): sali 🙂
Shhht. Crrr. Shhht. Crrr. Shhht. Crrr (rumore della salita).
Mi piacciono tutti, tranne Piccolo, che non è che in assoluto non mi piaccia, ma trovo sopravvalutato. Su Bradley mi sentirei quasi di averci uno zampino…!
😉 hai uno zampino in più d’una scelta! Ho desiderio d’imparare e dunque mi affido a chi sa e lo zampino ce lo può mettere con criterio…
Forse hai ragione su Piccolo. Quello che ho trovato nei suoi libri che ho letto, e soprattutto in quello citato, è la capacità di raccontare il tratto comune, the ordinary, della vita con lievità e partecipazione, tanto da essere al pari del lettore, uno di noi, senza voler far passare concetti dall’alto in basso. E però alcuni concetti me li ha chiariti. Con semplicità.
Sappi che il tuo zampino lo troverai anche nel prossimo libro di cui racconterò 🙂
Curiosa questa tua analisi 🙂
Davvero?! Perché?
Io non ci avevo pensato, mi sono bastati i ‘folletti di wordpress’ e le mie categorie personali (ho creato anche gli anni). Così è più fine e riflessivo…
Più che altro è più da una che WordPress lo usa a casaccio e non lo conosce 😉
Io tengo un quadernetto con segnati i libri che leggo e dunque mi piace, a fine anno, dare una scorsa e ricordare le storie. Così, guardandole tutte insieme, si dispongono naturalmente da sé per “ordine” di apprezzamento; a volte, sedimentando, alcune storie cambiano dentro di me: qualcosa che sul momento mi era piaciuto, magari alla fine non mi è più tanto caro. A volte capisco anche cose che appena lette non mi erano chiare.
Ma non sono pericolosa 😀
Grazie per essere qui, Sonia esse!
eheheh. figurati!!
Magai passando da me ti fai un idea di come sono, librescamente parlando!