E siamo alla fine! Il bel gioco ideato da la ‘povna (che ha vinto la nona tornata, con Caino! e il cerchio si chiude, naturalmente) ci ha portati a ridosso del 23 aprile, la Giornata Internazionale del Libro, impegnati a cercare brani cari, in libri che ci hanno lasciato un segno, un’idea, un sentimento.
Parlando con Tuttobene dell’ultima tornata, ovviamente diversa dalle altre, illo mi citò Il buio oltre la siepe, che ha letto recentemente in lingua originale; una frase bellissima, che è perfetta per il tema della settimana: la lettura
E così, ho coinvolto anche mio marito 😉 , lettore forte, da treno!
C’è tutto dentro a queste poche parole, perfette per chiudere in bellezza.
Grazie per il divertimento, ‘povna!
E’ una citazione che dice una grande verità: chi “ama” leggere in realtà non può vivere senza leggere, tout court.
E’ così, in effetti…
Ad un certo punto, non si sceglie di leggere: lo si fa, così come si mangia o si respira, e basta 🙂
Grazie, intanto. Poi, su Harper-Lee, come sempre, e che ritorna di nuovo nel nostro gioco, molto ci sarebbe da dire. Mi limito al fatto che il tema di lettura/scrittura è cruciale anche in questo testo, che pur viene ricordato per altre tematiche, al solito. Non a caso Scout è stata paragonata alla voce fondante dell’epos americano contemporaneo insieme ad Huck Finn (lui perché reietto, lei perché voce femminile). Ecco, a questo proposito, il finale di Huck Finn in cui lui stesso medita sulla sua propria istanza narrativa e sul legame tra libro, lettura e scrittura:
“Tom’s most well now, and got his bullet around his neck on a watch-guard for a watch, and is always seeing what time it is, and so there ain’t nothing more to write about, and I am rotten glad of it, because if I’d ‘a’ knowed what a trouble it was to make a book I wouldn’t ‘a’ tackled it, and ain’t a-going to no more. But I reckon I got to light out for the territory ahead of the rest, because Aunt Sally she’s going to adopt me and sivilize me, and I can’t stand it. I been there before”.
Purtroppo, Huck Finn non l’ho letto! Dovrò rimediare, anche se forse letto ora non avrà lo stesso sapore…
I got to light out for the territory ahead of the rest… scrivere / leggere serve anche per dare un ordine a ciò che sentiamo, viviamo e pensiamo. Altra cosa ineluttabile 🙂
Mio marito, oggi, ha introdotto la sua citazione dicendomi: – Nel mio attuale libro di riferimento, Il buio oltre la siepe… ché ci sono delle chiavi di volta da cui a volte non si può prescindere.
Tranquilla, avrà assolutamente lo stesso sapore: la questione metaletteraria è una delle tante di Huck Finn ma non è predominante per il gusto della trama.
Bellissima citazione. Ma quella di Huck Finn è ancora più cara al mio cuore, Huck, e Tom e tutto il mondo di Mark Twain, le mie prime tracce di libertà da bambina poco libera. Ecco, la citazione di Harper Lee tocca molto bene quell’aspetto del “non poter fare a meno”, ma per me leggere ha rappresentato più di tutto il viaggio (non ancora inito ovviamente) verso la libertà.
Come dicevo a la ‘povna, purtroppo non l’ho letto…
Per me leggere è entrambe le cose: essere liberi o cercare di esserlo è una cosa che non si decide coscientemente, così come non si decide di respirare, così come non si decide di voler leggere 🙂
Su questo non sono tanto d’accordo, devo dire. Penso che sia indispensabile essere coscienti di voler essere liberi per poter cercare di esserlo. Personalmente, quando non ne ero cosciente ero anche decisamente molto meno libera. Leggere… beh… leggere è un piacere e se non potessi sceglierlo lo sarebbe a metà 🙂