È quella figura a cui si è costretti a rivolgersi ogniqualvolta un elettrodomestico fa le bizze. Un grande elettrodomestico, richiede una visita domiciliare, un piccolo elettrodomestico richiede una visita ambulatoriale: entrambe le modalità prevedono un grande scazzo.
Perché il tecnico inizia a ipotizzare terminando ogni frase con “sperando che non sia il motore” e colpevolizzando “la centralina” a ogni sospiro.
I grandi elettrodomestici hanno ormai da anni questa fantomatica centralina che pare, dicono, sembra è responsabile di ogni singola, beata, miserrima cosa. E la centralina è delicata, si offende facilmente.
E il tecnico a domicilio ipotizza, suda, smadonna e torna, spesso torna più volte perché per evitare di cambiare la centralina (limortaccidellacentralina!) prova: prova a stringere una vite, a cambiare uno schifido pezzo, prova anche a pregare. E poi prova dando la colpa a te, l’utilizzatore finale, che sicuramente stai sbagliando tutto, compresa la postura che tieni di fronte all’elettrodomestico…
“Signora, la centralina è delicata… non muova la macchina, la accarezzi dolcemente e le sussurri parole dolci; il detersivo, solo liquido e poco – ma quanto? – poco! – e agiti il flacone, e non usi la vaschetta e metta l’anticalcare – vabbé la polvere intasa le tubature? eh! ma poco va bene – ma quanto? poco!; e poi una volta ogni due mesi pulisca con il curaXXX, ce vo’, e poi l’additivo lo aggiunga solo appena prima di far partire la macchina, altrimenti si buca la vasca, e i pelucchi, signoramia!, i pelucchi vanno tolti, aspirati, piuttosto se li mangi lei, che fanno bene…”
Il tecnico, si piglia i tuoi soldi, compreso il diritto di chiamata – che bello! inventarsi sempre nuovi modi creativi per inculare soldi. E se li ripiglia, se deve tornare ad libitum, finché stufo di succhiarti denaro, ti dice la fatidica frase: ” Eh! Mi sa che è la centralina… Va cambiata…”
Il tecnico. Tutto uno studio socio-filosofico ci vorrebbe 🙂
Se poi ti succede nei giorni festivi, l’uscita del tecnico la paghi doppia!
Ecco, bell’affare!