Normalmente non sono brava a immaginare sensazioni ed emozioni che per età e contingenze non ho (ancora) mai provato.
Ma c’è un sentimento, insieme con la sua sensazione e con la sua emozione, che riesco ad immaginare e a richiamare quasi a comando nonostante non mi appartenga ancora: la solitudine, quella dell’essere solo, non solitario.
È strano o forse no. In fondo è il sentimento a cui prima o poi tutti passiamo attraverso e immaginarlo e poterlo richiamare è una sorta di esercizio omeopatico.
Stavo pensando di inventarmi un mestiere: dama di compagnia.
Che ne pensi?
Assunta!