Non so che futuro avrà il nostro Paese, non so che futuro avremo noi Cittadini, non so nemmeno che futuro avrà questo Governo. Lo scoprirò ogni giorno tutti giorni, come scopro ogni giorno tutti giorni pezzi di vita.
Una cosa so, però: in questo futuro del tutto alieno e imprevedibile ci sarà Cecile Kyenge e ci sarà sempre, anche oltre il suo ruolo attuale, una volta terminata questa legislatura.
Non so se e che cosa e come riuscirà a fare questa Ministra, ma so che la sua persona dà voce alla necessità di un’educazione delle coscienze, che sta alla base di un cambiamento vero e duraturo.
So che accanto alle Leggi che servono all’integrazione è necessario un cambiamento culturale.
Cultura, coscienza, educazione = integrazione = qualità di vita migliore per tutti = realizzazione, serenità.
L’integrazione non va d’accordo con l’ignoranza.
E’ semplice e vera l’affermazione del prof. Walston dell’Università Americana di Roma secondo cui il razzismo non esiste se non è dato il confronto con il non-omologato: la questione va affrontata e risolta nel tempo e con pazienza, un passo alla volta.
Il primo passo è Cecile Kyenge.