Margherita e la gemella di Chiara

Il Progettino prosegue: in luglio avrei dovuto scoprire Antonio Chicoli, ma ho dovuto orinarlo e non è arrivato in tempo, dunque ho invertito luglio e agosto, leggendo ora

Stanno tutti bene tranne me
di Luisa Brancaccio, edizioni Einaudi

un romanzo che ci butta in faccia la vita nel suo vestito peggiore. Eppure questa vita prosegue, trova il modo di rigenerarsi, di ripulirsi, di cambiarsi d’abito.

Perché il dolore lo si mastica e lo si digerisce, quasi sempre.

Un invito alla lettura attraverso le parole dell’autore

Il mio malessere cresce nel vuoto, non so proprio dove riesca a trovare nutrimento.

Vuole essere se stessa (come se uno sapesse che vuol dire essere se stesso)

Camminare invita al pensiero rarefatto, alla contemplazione (…)

(…) la fretta degli ultimi anni che gli restano da vivere.

(…) ora il tempo sta per finire e che il tempo finisca è un concetto così innaturale (…)

Entrare in relazione copn l’altro, sempre, per quanto diverso (…)

Scarna. Come per uno scienziato, la soluzione più elegante è  anche quella più semplice.

Continua a suddividere il tempo in piccole porzioni.

Donne.

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Quando una donna si sveglia, le montagne si muovono Proverbio cinese
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5 risposte a Margherita e la gemella di Chiara

  1. mia_euridice ha detto:

    “…ho dovuto orinarlo…”
    Oddio, ma sei sicura?

    Rido.

  2. massimolegnani ha detto:

    manca una d!! 🙂
    per il resto, presentazione allettante per quanto poco allegra (il dolore lo si mastica e lo si digerisce)
    ml

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