Tempi moderni

Il liceo che frequenterà La Filosofa è, da anni, impegnato a modernizzarsi. Il registro elettronico è realtà da tempo, il cablaggio della scuola pure (no wi-fi nelle aule, tuttavia). Ogni studente ha un badge da passare ogni mattina all’ingresso. Poi, non so, ci saranno altre cose moderne che scoprirò per via.

Questo liceo punta molto “sul computer”, come si è capito durante la riunione preliminare.

Una cosa però mi ha fatta sorridere. Una contraddizione in termini.

Ogni studente di quel liceo deve avere un computer. La scuola si affida ad un fornitore che dispone di vari modelli sui quali installa anche il programma personalizzato che serve per accedere al registro elettronico. Le famiglie possono scegliere di acquistare il computer attraverso la scuola o altrove, facendo installare poi dalla scuola il programma, a pagamento.

Abbiamo scelto di acquistare il modello piccolo e leggero attraverso il loro fornitore, seguendo la procedura: andare sul sito della scuola, trovare la pagina relativa all’acquisto e aprire il .pdf del modulo per la richiesta. A questo punto, il modulo va stampato, compilato a mano e consegnato di persona alla segreteria. La segretaria, in quest’occasione, consegna brevi manu un bollettino postale, da pagare insieme al bollettino per l’iscrizione già consegnato durante la riunione preliminare.

Pagati i bollettini, ci si procura una fotografia formato tessera dello studente e poi si torna fisicamente alla scuola per consegnare:

  1. modulo d’iscrizione compilato a mano
  2. ricevute versamenti postali (computer + iscrizione)
  3. fotografia

La segreteria è stata chiusa per vari giorni durante l’esame di maturità. Ci sono dovuta tornare 3 volte.

Ci ho impiegato un paio d’ore, tra l’andare in posta, dal fotografo per la foto, fare la fila in segreteria e ho speso 3 euro di parcheggio (il liceo è in centro).

Perché è una scuola che punta “sul computer”, vuol essere moderna. Una contraddizione in termini. Per avere il computer, faccio tutto a mano, palleggio tra un ufficio e l’altro dove faccio file, senza (quasi) mai usare Internet.

Bah…

 

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Quando una donna si sveglia, le montagne si muovono Proverbio cinese
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8 risposte a Tempi moderni

  1. Nuzk ha detto:

    Buongiorno, buon caffè 🙂 Forse nel tempo, si potrebbe chiedere lume su questa contraddizione a qualcuno in segreteria. Magari per il prossimo anno si organizzano in modo diverso. 😉

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Buongiorno e buon caffè!
      Guarda, li vedo mediamente lontani… Conosco vari ragaazzi che frequentano già questa scuola e so che, al di là della consultazione del registro elettronco, per la scuola, fanno poco altro col computer.
      Perché avere un computer non basta: bisogna saperlo sfruttare e lì, al liceo classico, 8 prof. su 10 non lo sanno sfruttare.

  2. vagoneidiota ha detto:

    Dai, io sono certo sia fatto appositamente.
    Ma vuoi mettere il brivido del parcheggio, della fila, della attesa? E scusa, e l’indotto dove lo infiliamo? Fai lavorare il parcheggiatore, il fotografo, la segretaria, lo smistatore di carta, la comparsa che fa la fila, la fila che non scompare mai.
    E su. La cultura fa molto di più.
    Coffe?
    Mr. Tout le monde – hocus pocus

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Secondo me la contraddizione non la vedono nemmeno.
      Poi a me la carta piace (non ho neanche l’e-reader), sono le file, soprattutto quelle in posta… ché la posta è un micromondo assurdo che tira fuori il peggio delle file 😉
      Caffè, sì sì, senti che profumo!

  3. Ma Bohème ha detto:

    Buongiorno! 🙂
    Hai ragione, il sistema scuola è ancora molto lontano dal concetto di informatizzazione. I problemi sono legati alla burocrazia tanto per cambiare: i documenti ufficiali sono cartacei, il collegamento informatico tra scuola e altri uffici magari non è attivo ecc ecc Tra i miei colleghi eravamo in pochissimi a saperlo usare, quindi quei pochi giravano come trottole.
    Comunque approvo in pieno l’osservazione di Vagone; vuoi mettere l’ebbrezza e la vita della fila vs. il freddo touch di una tastiera e le immagini virtuali di uno screen?? 😀
    Il profumo del tuo caffè sta arrivando fin qui. Corro a berlo prima che si raffreddi.
    Buona giornata carissima 🙂
    Primula

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Fa ridere: la riunione preliminare, durata in tutto circa 45 minuti, è stata coperta per i 3/4 dal discorso del vice preside su quanto sia fondamentale il computer, genericamente, senza mai entrare nel merito del come e del perché; poi non posso nemmeno iscrivere mia figlia “col computer”…
      Il computer in sé è una scatola di plastica.
      Buona giornata a te carissima 🙂

  4. Maurizio Vagnozzi ha detto:

    Pensa che quando Cami è andata a studiare alla Blackwattle di Sydney (scuola pubblica) le hanno dato, come a tutti gli studenti, un pc fornito dal Governo Australiano, e tutte le procedure, autorizzazioni, voti etc (lei era ancora minorenne) erano tranquillamente accessibili su web ovunque io fossi ….

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Qui invece (scuola pubblica) ho appena speso € 320 per il computer (causale: erogazione liberale per innovazione tecnologica, ampliamento offerta formativa ed edilizia scolastica) + € 120 per l’iscrizione a scuola (comprensiva di contributo “volontario”), per sapere fin d’ora che all’indirizzo di classico dove andrà mia figlia nessun professore, nessuno, è in grado di usare questo strumento per ampliare alcunché. Addirittura devo comprare pure i dizionari cartacei: nemmeno quelli possono essere consultati in rete!
      Il computer lo abbiamo comprato volentieri per la ragazza che ne fa già un uso avanzato, anche per studiare, ma in proprio, non perché stimolata da alcun professore…
      Facciamo ridere i polli, come sempre.
      La fila in posta per avere un ‘zzo di timbro sulla ricevuta di pagamento, ma ti rendi conto?!

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