Ho letto Lezioni americane di Italo Calvino. È stata, obiettivamente, una lettura difficile per me perché mi mancano le basi.
È stato comunque interessante e tra le sue pagine ho trovato quell’idea di apertura e molteplicità di cui abbiamo bisogno.
For the next millenium
La conoscenza come molteplicità è il filo che lega le opere maggiori, (…) un filo che – al di là di tutte le etichette – vorrei continuasse a svolgersi nel prossimo millennio.
(…)
Quella che prende forma nei grandi romanzi del XX secolo è l’idea di un’enciclopedia aperta, aggettivo che certamente contraddice il sostantivo enciclopedia, (…). Oggi non è più pensabile una totalità che non sia potenziale, congetturale, plurima.
(…)
Qualcuno potrà obiettare che più l’opera tende alla moltiplicazione dei possibili più s’allontana da quell’unicum che è il self di chi scrive, la sincerità interiore, la scoperta della propria verità. Al contrario, rispondo, chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni. Ogni vita è un’enciclopedia (…) dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.
Nel nuovo millennio ci siamo, ormai da quasi un ventennio e temo che rischiamo di perdere la rotta: conoscere la molteplicità mette ordine nel caos apparente della stessa, desiderare di conoscere le possibilità dove ogni cosa può avere posto e valore differenti, regala sicurezza e libertà. L’Uomo non è un monolite. E non è solo.
Questo ho capito. È poco d’accordo, ma per me è tanto: la letteratura come la vita è un caleidoscopio sempre mutevole che bisogna voler conoscere, e forse dopo la conoscenza arriverà anche la comprensione; la letteratura come la vita la si conosce grazie alla sua propria complessità perché ogni sfaccettatura aggiunge un tassello al sapere; la letteratura come la vita contiene il multiforme che di per sé è aperto alla possibilità che di per sé arricchisce.
Mai come ora abbiamo bisogno di queste due parole: apertura e molteplicità.
Calvino è sempre un’ottima lettura. Temo che oggi purtroppo molti interpretino apertura e molteplicità come antitetici a sicurezza e giustizia quando invece non è vero. E assistiamo allora a giustizialismo e selezione. Ho il sentore, inoltre, che la conoscenza non sia più percepita come un valore. Insomma, è un periodo di amarezze.
Buona giornata carissima. 🙂
Sono tempi in cui serve leggere menti acute e parlare di possibilità alternative. Per non lasciarsi portare alla deriva.
Buon pomeriggio, Primula 🙂
Mi hai fatto ricordare Italo …. thanks!
You’re welcome! Dobbiamo tornare a ricordarci tante cose…