Denaro e… famiglia /1

Qualche giorno fa ho letto il vecchio tema del mese, Denaro e valori, di Genitori crescono a cui non ho fatto in tempo a dedicare qualche pensiero per partecipare al blogstorming.

Ieri ho letto Bodò e ChéandFidel.

Il denaro come filo conduttore anche se dicono cose diverse, ma poi raccontano tutti la stessa cosa: quale è il nostro rapporto con il denaro, che c’è – poco o molto – o che non c’è, in quale rapporto stanno i nostri ideali con il denaro – se ce ne sono ancora o no – oppure in che rapporto sta il denaro con l’educazione dei nostri figli.

Giustamente si parla molto di crisi che ha raso al suolo denaro, ideali e educazione dei figli, ma c’è un altro aspetto legato alla questione denaro che credo debba essere preso in considerazione: oltre un decennio di stagnazione degli stipendi.

C’è tutta una fascia di lavoratori, dipendenti per lo più, che più o meno da quando è entrato in vigore l’euro, vede il suo potere d’acquisto assottigliarsi, costantemente, inesorabilmente e irreversibilmente.

Il ceto medio, la vecchia media borghesia, chiamiamola un po’ come vogliamo, che ha fatto per anni da motore comprando, consumando, utilizzando servizi:  più di dieci anni a stipendio fermo, anni a venire con contratti collettivi nazionali che certificheranno con ceralacca altra palude stagnante.

Penso che questo sia grave per due (anzi tre) motivi che discendono dalla natura intrinseca del ceto in sé che ha sempre teso al miglioramento, ossia studiare per ottenere un buon lavoro, un po’ di cultura attraverso il teatro, la musica, i libri, i viaggi di studio e quelli di piacere per uscire dall’ignoranza; avendo sempre meno soldi a disposizione 1) tutto ciò che ruotava intorno a questi consumi / servizi va in crisi, 2) non potendo più beneficiare di tutto ciò questo motore regredisce culturalmente a discapito di tutta la società, 3) eravamo ceto medio, motivo che mi fa maggiormente girare i maroni…

Intendiamoci bene: questa fascia sociale NON è povera, ma si è andata impoverendo di soldi e conseguentemente di cultura (passiamo questo termine anche se non è proprio quello che volevo dire…).

Lo so che la crisi impone ben altre emergenze, ma credo che dovremmo tener conto di tutto, soprattutto perché quando il futuro sarà qui, dovremo essere in grado di esprimere una società degna di questo nome.

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Quando una donna si sveglia, le montagne si muovono Proverbio cinese
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3 risposte a Denaro e… famiglia /1

  1. Fioly ha detto:

    esatto. e in questo progressivo impoverimento bisogna tener conto dell difficoltà psicologiche di chi è nato avendo molto e deve rassegnarci via via a rinunce sempre più grandi…
    speriamo solo si trovi un modo per uscire da questo loop
    grazie per questa analisi, a presto

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Purtroppo sì, ci sono diverse generazioni che dovranno tornare indietro, e tornare indietro è difficilissimo. Forse avremmo dovuto saperlo che non si può crescere all’infinito, ma migliorare (anche economicamente) è una tensione naturale…
      Non so come potremo uscire da questa spirale, spero anch’io che troveremo uno stile di vita soddisfacente. A presto!

  2. Pingback: Denaro e… figli /2 | ognigiornotuttigiorni

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