Nr. 3 – La lavatrice

Oggetto prosaico, per niente accattivante, nascosto in bagno o in lavanderia: la lavatrice è cosa a cui non potrei mai rinunciare.

Mia nonna, classe 1901, raccontava a volte, con vergogna, i tempi in cui si faceva il bucato a mano. Mia nonna si era sposata nel 1930 ed era andata a vivere “in famiglia”, in una cascina in campagna: nella corte si affacciavano varie abitazioni e le donne, insieme, organizzavano molti lavori di casa.

L’ora del bucato prevedeva un grande pentolone sull’aia, cenere, lunghe giornate e tanto olio di gomito!

Mia nonna, come me, non aveva forza, non era un donnone, insomma non era la classica razdora: era minuta, era chiamata la cittadina, leggeva e parlava italiano mediamente bene, cercava di vestirsi con gusto e con abiti di qualità. Presumo che fosse presa in giro.

Raccontava che la notte prima del bucato la passava a piangere: le costava uno sforzo enorme lavare, risciacquare, strizzare e stendere le lenzuola di lino, pesantissime e si rendeva conto che le altre donne vedevano la sua incapacità, la sua fatica e ne ridevano.

Ecco, a me è solo andata bene che sono nata dopo che la lavatrice aveva fatto il suo ingresso stabile e ovvio nelle case di tutti, perché altrimenti il mio destino sarebbe stato pari pari quello di mia nonna: derisa per non raggiungimento del minimo standard della razdora.

E’ un elettrodomestico che diamo per scontato, ma quanta fatica mi ha risparmiato! Per me è fondamentale.

A casa nostra non è neanche nascosta: ha un suo posto dignitoso in un bel bagnetto, non è rinchiusa in un mobile né coperta in qualche modo. Mi è talmente utile che la trovo persino bella!

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Quando una donna si sveglia, le montagne si muovono Proverbio cinese
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15 risposte a Nr. 3 – La lavatrice

  1. Maurizio Vagnozzi ha detto:

    Grande questa “ode alla lavatrice”! Vai a farti due risate sul mio rapporto totemico-conflittuale: ne ho scritto in “SGUSCHH-PCHONF-SGUSCHH” e “IL BUCATO E LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO”.

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Grazie per le risate!
      Spero che il tuo rapporto con l’oggetto sia migliorato.
      Io l’ho semplificato: uso 2 vaschette sole e 3 programmi soli (bianchi – scuri – lana) – basta! La mia laurea ormai è scaduta, mica riesco a capire e gestire proprio tutto!

  2. passoinindia ha detto:

    Ituoi racconti di un tempo passato mi piacciono. E anche a me piace la lavatrice, in casa mia non nascosta che mi pace guardare quando gira mentre io mi sollazzo nella vasca….

  3. ogginientedinuovo ha detto:

    Grazie! A volte le cose vanno guardate con occhi diversi 😉 A presto!

  4. lullina76 ha detto:

    Io senza lavatrice sono persa!!! Non so lavare a mano (negata proprio!) e non ne avrei al forza neppure io! A mano lavo solo i vestiti originali delle mie bambole my child che colleziono perchè ho paura di rovinarli….Ce l’ho in bella vista in bagno e quando ci siamo fatti casa nuova mi sono tolta lo sfizio e mi sono presa la smeg anni 50 quella col maniglione, color panna come piace a me e sono contenta anche se ha un prezzo esorbitante rispetto agli stessi servizi dati dalle altre lavatrici molto più economiche…..ma è di design…che ci vuoi fare….in compenso chi va a fare pipì a casa mia è convinto che tengo il congelatore nel bagno…. 😛

  5. Pingback: L’ignoranza delle tacche | ognigiornotuttigiorni

  6. gattolona ha detto:

    Fantastico questo tuo blog! Amo la lavatrice, amo stirare, adoro cucinare, amo la scrittura in modo passionale da quando ero un’infante con il ciripà (tu sai cos’è un ciripà??) e spero di saper fare anche l’amore! Sono di reggio emilia e odio come te, le domeniche, le trovo tristi e bisognerebbe abolirle proprio dalla settimana. E se ti dico che io ho scritto un intero libro che riguarda un altro oggetto, compagno della lavatice, che noi puntualmente occultiamo, come qualcosa di sporco e impudico, irriverente e da non mostrare mai?Se tu e i tuoi lettori vorrai capire, apprezzare e vedere un WATER sotto una luce diversa e toglierti tanto di cappello, mentre lui alzerà il suo coperchio, allora lo potrai leggere a puntate, nel mio salotto. Ma non crediate di trovare un trattato volgare o semi erotico…no, nulla di tutto ciò! Io a questo mio amico Water, ho fatto un monumento, il titolo del libro è”PIACERE! IO SONO UN WATER (..e me ne vanto). Poi, se vuoi, mi fai sapere che cosa ne pensi….A proposito: mi chiamo Fabiana Schianchi, ho 2 figlioli ed abito a Reggio Emilia….sono un ex bancaria, attenzione non banchiera, che nel 2008 ha deciso di dare le dimissioni dalla Banca per la quale lavoravo da ben 17 anni e dedicarsi alla mia amante di sempre: la scrittura! Spero di sentirti presto, complimenti per lo stile di scrittura, mi ci ritrovo moltissimo! Fabiana Schianchi, blog:gattolona.wordpress.com

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Ciao Fabiana! Grazie per il tuo entusiasmo, in questo mese che sembra fatto solo di domeniche inutili, sei un raggio di luce! Il ciripà lo ho indossato con stile alla fine degli anni ’60 e dismessolo sono passata al water, prosaico ma indispensabile! direi quindi che leggerò con trasporto il tuo libro-ode 😉
      Chapeau per la tua decisione di lasciare la banca per la scrittura: hai fatto bene! Spero di ritrovarti presto tra queste pagine e tra le tue. Grazie mille per essere qui!

      • gattolona ha detto:

        Grazie avermi risposto, nonsoancoracometichiami ma sei senz’altro una Donna da come scrivi. Mi sono iscritta, spero di averlo fatto bene, per me la tecnologia è roba futuristica e aereospaziale, non vado più in là di usare una tastiera a macchina da scrivere Olivetti, e in quanti a sms, twitter, faccine gialle ho scritto che cosa ne penso….Sarò molto contenta anch’io se verrai nel mio salotto a curiosare tra gli scaffali e nei miei cassettini segreti, si fa per dire! L’averti letta per puro caso in un commento che hai scritto anche tu a Luca Livraghi per il compleanno di ieri sul sul blog, mi ha condotto a te ed eccoci qua. L’ho sempre detto io che le conoscenze fortuite, senza cercarle, per purissimo caso di vita, sono le migliori. Continuerò a leggerti, sono molto curiosa di scambiare pareri ed opinioni con un’altra blogger per vocazione. Pensa che se una donna che si sveglia smuove le montagne, figurati due insieme! Buona giornata e a rileggerci, un abbraccio da Fabiana.

  7. ogginientedinuovo ha detto:

    Sì, Fabiana, sono una donna! A presto e buon fine settimana!

    • gattolona ha detto:

      Bene mi fa molto piacere! Dato appurato e certo, spero anche di imparare il tuo nome, non so se appare in qualche tuo post. Ho capito invece chi è il Cantastorie, un uomo in miniatura che per te è molto importante. ti domando se mi sono iscritta correttamente al tuo blog, saluti e buon fine settimana anche a te. Fabiana.

      • ogginientedinuovo ha detto:

        Ho deciso di non far comparire i nomi né mio né delle persone di cui parlo: mi sento più a mio agio così. Il Cantastorie è mio figlio secondogenito!
        Mi sembra che la tua iscrizione sia andata a buon fine, anche se le mie virtù informatiche lasciano un po’ a desiderare! Ciao e a presto!

      • gattolona ha detto:

        Ciao decisione difficile ma molto condivisibile. in rete c’è di tutto e di più e non si sa mai chi c’è dall’altra parte della barricata. Proverò ad immaginare leggendo prossimamente altri tuoi post che nome di fantasia ti potrebbe stare bene! Pensa che quando ero in banca e avevo i capelli molto lunghi, biondi (tinti non naturali) mi chiamavano “la fata”. Erano altri tempi, ora un soprannome così non mi starebbe proprio bene, in certe giornate no dove sono guasta e a pezzi come una lavatrice o un water che si è intasato, mi starebbe un appellativo solo “CESSO”! Ma per onore all’attrezzo al quale ho fatto un monumento scritto, ti confesso che mio marito mi chiama “Gigia” e io naturalmente contraccambio con “Gigio”…..Buon sabato sera e a presto! Fabiana Schianchi.

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