Un muto dice a un sordo: – C’è un cieco che ci guarda

Le telenovele non mi appassionano. O meglio, mi aveva appassionata Dancing Days, la mitica telenovela brasiliana degli anni ’80 con Sonia Braga, ma solo quella, poi mi hanno rotto i cabbasisi.

E invece ci sono finita dentro a una telenovela, neanche ben fatta come Dancing Days, piuttosto una di quelle di bassa lega, da bassa plebe come direbbe mia nonna: la telenovela de Ilbalconechemiharottolaminchiachelovoglioabbatteremicaristrutturare.

Cast: imbianchino, caposcala, Ogginientedinuovo.
Set: ‘sto ‘zzo di balconcino da 2 mq, neanche fosse una terrazza affacciata su Piazza di Spagna

Imbianchino: – C’è talmente poco da tinteggiare che il colore lo faccio io sul momento. Prendo la base da esterni e poi la coloro.

Ogginientedinuovo: – OK

Caposcala: – Signora Ogginientedinuovo, se vuole abbiamo il codice colore per la tinteggiatura del balcone.

Ogginientedinuovo: – OK. Lo dico all’imbianchino

Ogginientedinuovo: – Imbianchino, vuole il codice colore?

Imbianchino: – No grazie, faccio senza. [Segue una serie di spiegazioni tecniche che non ricordo]

Ogginientedinuovo: – Sig. Caposcala, lunedì viene l’imbianchino, il quale mi ha detto che non gli serve il codice colore per una serie di motivi tecnici

Caposcala: – Lo deve usare perché è lui il responsabile se poi il colore non è uguale. Senza codice non può fare il colore, non viene uguale. Gli deve dire che deve aspettare il codice, che glielo porto alle 10:00

Ogginientedinuovo: – Ma se ha detto che non gli serve è perché sa di poter riprodurre il colore, è il suo mestiere…

Caposcala: – Gli imbianchini non sanno niente. Il codice colore indica le quantità di ingredienti (sic), lui che ne sa!

Ogginientedinuovo: – Ma è un codice colore specifico di un colorificio in particolare o è un pantone generico?

Caposcala: – E’ il codice colore! Come si fa senza, è impossibile!

Ogginientedinuovo: – A me servirebbe senz’altro perché mischiare i colori non è il mio mestiere, ma l’imbianchino presumo che sia capace di mischiare i colori, gli imbianchini l’hanno sempre fatto per avere sfumature nuove…

Caposcala: – Deve aspettare il codice

Ogginientedinuovo: – Imbianchino? Deve aspettare il codice, sa perché il caposcala insiste…

Ma, onestamente, a me?

Se ‘sto poveraccio d’imbianchino fosse realmente capace di vedere un colore su un muro e riprodurlo uguale? Cosa possibile, anzi probabile, dato che è il suo mestiere…

Se ‘sto minus habens di caposcala andasse a vivere in un altro palazzo? Alzi la mano chi di voi si offre volontario per prenderselo, dai… almeno 6 mesi l’anno…

E io, ogni volta, provo a spiegare: ma sono veramente dura di comprendonio!

Informazioni su ogginientedinuovo

Quando una donna si sveglia, le montagne si muovono Proverbio cinese
Questa voce è stata pubblicata in Pensieri e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

23 risposte a Un muto dice a un sordo: – C’è un cieco che ci guarda

  1. vagoneidiota ha detto:

    Dire che è fantastico questo dialogo, è dir poco.
    E quei due, poi. Superbi in una cocciutaggine irreale.

  2. Nuzk ha detto:

    E prendere il codice colore e lasciare che l’imbianchino faccia poi come vuole?

    • ogginientedinuovo ha detto:

      La cosa più divertente è che il caposcala non aveva presente che i muri sono di due sfumature diverse di giallo: un codice ce l’aveva, l’altro no, quindi alla fine ha detto all’imbianchino che uno dei due gialli lo deve fare lui!! Io ci metto il balcone, ma non voglio più interagire né con l’imbianchino né col caposcala: se la vedano tra loro 🙂

  3. Nuzk ha detto:

    Che poi basta dire al caposcala che hai già un pezzetto di intonaco con il colore del palazzo e che al colorificio il colore uguale te lo fanno loro (io ho fatto così e il colore è venuto identico…)….poi l’imbianchino vede lui cosa vuole fare…

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Proposta già fatta all’inizio della telenovela e bocciata, non voglio neanche sapere perché… Il problema comunque è il caposcala che è un filino… rigido. Crede di sapere tutto, di qualsiasi argomento, dalle fognature agli impianti elettrici, e dà lui istruzioni agli artigiani su come fare le cose… sai poi gli artigiani si scocciano. Decide che cosa si può o non può fare nel palazzo, mette cartelli e avvisi improbabili, insomma si sente un vero “capo”.

  4. Nuzk ha detto:

    Che meraviglia…sono quelli che ti fanno pensare a cosa potresti aver fatto di male in qualche vita precedente, per averli lì con te ad accompagnarti ora…

  5. Nuzk ha detto:

    Potrei dargli una tenda e piazzarlo nel campo dietro casa… ma lo devo avvisare che non sono molto socievole di ritorno dal lavoro e la pazienza per le fisime a quell’ora l’ho esaurita… 😀

  6. Ma Bohème ha detto:

    Splendida scenetta da teatro. Mai pensato di scrivere un copione? Ho riso alle lacrime (tu forse un po’ meno nella realtà :-)), ho visualizzato il contesto e ho ripensato alle mitiche riunioni condominiali da cui uno o esce psicologicamente distrutto o con il mal di stomaco dalle risate. Solitamente faccio parte della seconda categoria, anche se a voltre sbotto di fronte a tanta voglia di discutere sul nulla.
    Carissima, io sono generosa di natura, ma questa volta mi dispiace molto, so che te le prenderai 😀 😀 ma il caposcala te lo lascio volentieri. Ne ho già abbastanza dei miei condòmini che si rivolgono sempre a me per parlare con l’amministratrice. E io non ho alcun ruolo “istituzionale”! Ma, dico, non hanno il telefono? Mah, il condominio è una specie di Italia in miniatura: tante idee, molte deleghe, pochi fanno e quando fai ti criticano,
    Comunque, spero che la questione-colore sia stata risolta, perché a me è successo una volta con il garage che il codice colore fosse lo stesso ma il colore no. E l’imbianchino era quello “ufficiale” condominiale 😀 Vai a capire!!
    Grazie! Mi hai fatto iniziare la giornata in allegria. Mi auguro che lo sia anche la tua 🙂
    Primula

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Se si riesce a prenderla soft, in effetti il condominio è una grande operetta! Io abito in un condominio popoloso e quindi abbiamo molte caratterizzazioni 🙂
      La questione colore, vedrai, proseguirà perché l’imbianchino ha fatto, giustamente, notare che il codice colore si riferisce al colore nuovo, di 12 anni fa: con l’azione del sole e dello smog, la pittura sui muri ora è diversa… L’importante è che il caposcala stia sereno 😀
      Giornata allegra, sì!

    • ogginientedinuovo ha detto:

      Proprio sicura di non voler fare un giro col mio caposcala? 6 mesi… dai!

      • Ma Bohème ha detto:

        Guarda, non sai quanto apprezzi (= congiuntivo! Evvai!! :D) la tua generosa offerta, ma anche no, grazie!
        Potremmo al limite fare uno scambio: io un paio di settimane con il caposcala, ma TU stesso periodo con il mio vicino di casa. Sono sicura che apprezzerai che parcheggi l’auto in modo che tu non possa più uscire dal tuo garage, che lasci sempre il cancello spalancato, la bicicletta in qualunque punto del cortile ecc ecc, che la colpa sia sempre degli altri. Valuta se il baratto ti conviene. XD
        Finisco questa litania; il mio è un condominio di 10 famiglie in cui potremmo vivere in pace e tranquillità. Ma non si può avere tutto! 😉
        Primula

  7. Maurizio Vagnozzi ha detto:

    A) Fatti dare il “codice colore” dal caposcala, che ovviamente non passerai all’imbianchino che presumo sappia fare il suo lavoro e, tra l’altro, i colori poi tendano a sbiadirsi, ossidarsi, cambiare quindi non sarebbe perfettamente uguale all’originale.

    B) richiama il capo scala, comunicandogli che il codice che ti ha dato è “verde pisello acceso fosforescente, ma tanto è lei responsabile, io sono serena”. Ripetigli il codice cambiando una cifra/lettera.

    C) dopo aver ricevuto nuovamente il codice colore dal caposcala, richiamalo sostenendo (invertendo nuovamente un codice) che stavolta sia arancione LSD e chiedigli se fa uso di pelote durante le assemblee condominiali

    D) fotografa l’ottimo lavoro dell’imbianchino in bianco e nero e poi applica una tonalità neutra e simile sul tutto, inviando la foto al caposcala, a conferma che l’esperienza vince sulla tenace burocrazia.

    E) barricati in casa e aspetta ritorsioni, io organizzo un gruppetto di vetero e vengo a darvi man forte.

  8. ogginientedinuovo ha detto:

    Primula, “chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che perde ma non sa quel che trova”… No, l’idea sarebbe che ti regalo il caposcala, non che lo baratto 😀

  9. willyco ha detto:

    io tifo per l’imbianchino daltonico 🙂

  10. Pingback: Il caposcala ed io non ci capiamo (parte II) | ognigiornotuttigiorni

  11. Pingback: De coccio, come si dice… | ognigiornotuttigiorni

Scrivi una risposta a willyco Cancella risposta